When I sink my mind into a memory, or ina photography, I often realize that places are fixed in my mind in the form of details, particulars. Sometimes related to the sensations I had as a child. You hardly have a memory of a place as an overview, rather it's a matter of sensations, linked to the state of mind of that moment. I never thought at the landscape as the subject of an objective process. Those who believe it have shame expressing their emotions. I have always seen landscapes as the fastest path to an author's emotional self-portrait. Btw, when I feel a special atmosphere, a certain air, a vibration, I try to catch it.
Quando affondo la mente in un ricordo, o in una fotografia, spesso mi rendo conto che i luoghi sono rimasti nella mente sotto forma di dettagli, di particolari. A volte legati alle sensazioni che provavo da bambino. Difficilmente ho un ricordo di un luogo come visione di insieme, piuttosto entrano in gioco le emozioni, legate allo stato d'animo vissuto in quel momento. Non ho mai pensato che il paesaggio fosse argomento di un processo oggettivo. Chi lo crede, o anche chi lo ha sostenuto in passato, ha solo pudore ad esternare le proprie emozioni. Ho sempre visto nei paesaggi il più rapido percorso verso l'autoritratto emotivo dell'autore. Tuttavia, quando c'è una atmosfera, un'aria particolare, una vibrazione, provo a fotografarla.